In un conato....

Spontaneamente assurdi
raccolti in un conato d’ ali.
Io e lei prendiamo il bolo così..
in un battito di ciglia

ci capiamo al bolo in un conato d' ali
e poi via... 

Io e la mia poesia ingoiamo e rigurgitiamo.
Continuamente sogni

siamo i  creduloni della porta accanto
e con due dita in gola possiamo miracoli e poltiglie,
rimettendo il mondo in gioco lo rimpastiamo con l’ assurdo

siamo fatti l’ uno per l’ altro,
ci nutriamo delle stesse parole e parliamo con le stesse ali

ci abbuffiamo della stessa
manciata di sogni
e voliamo la stessa identica lingua.

Le nostre labbra si baciano e combaciano alla perfezione.

L’ idiota della nostra metrica è fuori misura,
si esprime a gesti e a malapena  
scrive scarabocchi, 

Scava-occhi
perché è idioma cieca, idiota mutuo.

-Cambia sempre
senza dire niente
e forma e crea
senza fare nulla-

Non ci fate caso dunque,
e non giudicateci,
perché in fondo siamo immuni ma non muniti d' arma, 
casomai innocui e scimuniti
perché 
siamo  ali inabili e non arruolati..

Il nostro ruolo è sprecipitarci

Alimbambiti
alimbambini
io e lei siamo dolcissimi e ingenui e mai cresciuti..
farciti e ripieni di favole e marmellata,
e di fiabe-fragole nel bosco, 
che ne abbiamo visti tanti 
di ladroni e lupi arrampicarsi
sugli specchi

siamo Alibabà di Mille e una notte

Io e la mia siamo questo, 
umili taglialegna 
che imbrattano i muri della realtà
con i pennarelli dell’ invisibile.  

Siamo boli indigesti a molti, sporchiamo di tutto
senza pudore e ritegno.

Venditori ambolanti che urlano per strada

inguaribili e spacciati
perché dimessi dall’ ambolatorio
della ragione

Io e lei,
assurdamente vani
ma tragicamente veri.

Io e lei..
in un conato d' ali